giovedì 27 gennaio 2011

GIUNTA MORATTI E CONSULENZE D'ORO

"L’uso spregiudicato delle consulenze è l’esempio lampante dell’incapacità di amministrare una città" afferma Beatrice Uguccioni, Presidente del Consiglio di Zona 9 commentando il caso delle consulenze d'oro.

"E’ mai possibile che le professionalità interne al Comune di Milano non siano in grado di progettare, elaborare idee e realizzare interventi? Non credo proprio. Penso, invece, che in questi 5 anni le tante professionalità interne non siano state valorizzate, ma anzi siano state messe in disparte. E questo è gravissimo" prosegue la Uguccioni.

"E francamente non mi interessa nulla se, come afferma il sindaco, le consulenze siano state ridotte. Il dato è che sono stati spesi 50milioni di euro e la domanda è: il cittadino milanese che giovamento ne ha avuto? Io dico: nessuno" specifica il Presidente di Zona 9.

"Per andare nello specifico: servono davvero 400mila euro per sensibilizzare i padroni dei cani all'uso della paletta? Servivano veramente 530mila euro per promuovere tra le altre cose i progetti per le luminarie natalizie, peraltro poste solo in centro, alla faccia delle cosiddette periferie?
Sono sconcertata dalla superficialità della Giunta che ora, con il bilancio ancora da approvare, si permette di dire che c'è la crisi  e che quindi occorre tagliare i fondi da destinare ai servizi per i cittadini. Caro Sindaco, cari Assessori vi siete accorti adesso che la coperta è corta?" incalza Beatrice Uguccioni
"Cosa si sarebbe potuto fare con 50milioni di euro? Qualche suggerimento ce l'ho. Forse sistemare qualche scuola che sta cadendo a pezzi? La Zona 9 ha già fornito un preciso elenco. Forse restaurare la preziosa Villa Litta gioiello semi abbandonato? Addirittura realizzare l'opera che avrebbe eliminato le esondazioni del Seveso che a settembre ha devastato la metropolitana, causando milioni di euro di danni? Il Comune avrebbe dovuto investire "solo" 35milioni di euro! Gia! che ingenua, se avessero investito in progetti a favore dei cittadini con cosa avrebbero pagato per esempio il lettore ufficiale della cerimonia degli Ambrogini?" conclude Uguccioni

martedì 25 gennaio 2011

MOBILITIAMOCI PER RIDARE DIGNITA' ALL'ITALIA

MILANO IN PIAZZA SABATO 29 GENNAIO

PER RACCONTARE UN’ALTRA STORIA ITALIANA

Raccogliendo l’appello “Mobilitiamoci per ridare dignità all’Italia”, partito oggi da Milano e firmato da numerosi appartenenti al mondo della cultura e del sindacato, della politica e del lavoro, lanciamo l’idea di un’iniziativa delle cento piazze, da Frosinone a Messina, da Torino a Reggio Calabria, cominciando nella nostra città sabato 29 gennaio alle 15, in Piazza Scala. Con un simbolo: la sciarpa bianca del lutto per lo stato in cui versa il Paese. Uno slogan: Un'altra storia italiana è possibile, e poi le nostre facce. Le facce delle donne italiane, quelle della realtà. Appuntandoci sulla giacca una fotocopia della nostra carta di identità con su scritto che quello che siamo: cassaintegrate, ricercatrici, precarie, artiste, studentesse, registe, operaie e giornaliste, per dire la forza che rappresentiamo a dispetto di tutto.

Perché sarebbe bello che una spallata, magari quella definitiva, politica molto prima che giudiziaria, la dessimo proprio noi al capo supremo di questa telecrazia autoritaria, eversiva e misogina.

Come è scritto nell’appello: “Sentiamo il bisogno di porre un freno a tutto questo:

perché arrivi alle giovani donne un messaggio di libertà, di giustizia, di diritto a una vita fatta di scelte consapevoli, di riconoscimento della dignità della loro persona, della loro intelligenza, del loro sentire e delle loro competenze; perché gli uomini, in particolar modo i giovani, rifiutino il modello sessista che domina e spezzino la complicità maschile contro il corpo delle donne; perché chiunque abbia cariche istituzionali e sia coinvolto in questa vicenda si faccia da parte.”

Quel che accade del nostro Paese offende le donne, ma anche gli uomini che non si riconoscono, vergognandosi, nella miseria della rappresentazione di una sessualità rapace e seriale, nello squallore di una classe dirigente che ha fatto dell’eversione di ogni regola e nel sovvertimento di qualunque verità il suo tratto distintivo. Ed è anche a questi uomini che chiediamo di essere con noi sabato 29. Per ribadire insieme che “un’altra storia italiana è possibile”.

Vi chiediamo allora di aderire con una firma a questo comunicato e di diffonderlo. Vorremmo infatti mandarlo a L’Unità con un alto numero di adesioni e avere la più ampia cassa di risonanza all’iniziativa.

Vi chiediamo inoltre di diffondere l'iniziativa.

Grazie e a presto,

Per Adesioni all’appello: ridaredignita@gmail.com

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Sinistra Ecologia e Libertà

Via Pier Luigi da Palestrina,33

20124 Milano

Tel.02/43411300 Fax. 02/43998366

Email:agenda@selmilano.it

Web: www.selmilano.it

venerdì 21 gennaio 2011

Riunione Sel Mil Zona9

lunedì 24 gennaio 2011 - 21:00
incontro degli iscritti e dei simpatizzanti di Sel della zona9

Care compagne e cari compagni,
riprendono gli incontri degli iscritti e dei simpatizzanti di Sel della zona9.

Vi aspettiamo quindi

LUNEDI' 24 GENNAIO 2011
ORE 21
IN VIA MORGHEN 24
QUARTIERE BOVISA

Con il seguente ordine del giorno

CIRCOLO SEL DI ZONA9. A CHE PUNTO SIAMO CON LA RICERCA DEL NEGOZIO
CAMPAGNA PER PISAPIA. RUOLO DI SEL IN ZONA9
ELEZIONI AMMINISTRATIVE. PROSSIME INIZIATIVE DI SEL
CONSIGLIO DI ZONA. AGGIORNAMENTO SITUAZIONE

Prego tutte e tutti , compatibilmente con i propri impegni, di essere presenti e puntuali.

Ringrazio anticipatamente per voler avvisare le compagne e i compagni privi di posta elettronica e allo stesso tempo di coinvolgere eventuali conoscenti, simpatizzanti a noi vicini.

Cari saluti. 

domenica 16 gennaio 2011

Ora la Fiat smetta di trattare i suoi lavoratori come bulloni


I risultati del referendum tra i lavoratori Fiat a Mirafiori non lasciano spazio ad interpretazioni, nonostante la spudoratezza di certi commenti provenienti da altre sigle sindacali. Il 47% di “No” segna oltre ogni dubbio la vittoria della dignità al cospetto di chi ha inscenato una vergognosa campagna ricattatoria contro gli operai pretendendo, in cambio di investimenti, la rinuncia a diritti non barattabili. Sinistra Ecologia e Libertà si è schierata a fianco della Fiom, rivendicando la dignità del sindacato maggiormente rappresentativo e di tutti i lavoratori e invitando Marchionne a non trattare i lavoratori come “ bulloni “, e ha poi assistito indignata alle intollerabili prese di posizione del premier Berlusconi e di esponenti del Partito Democratico quali Fassino, Chiamparino, il tanto osannato Renzi a sostegno dell'irresponsabilità dell'ad Fiat Marchionne. Ora governo e azienda devono prendere atto dell'esito del voto ben aldilà della risicatissima vittoria del “Sì”. La competizione al ribasso, quella che incide sulla riduzione del costo del lavoro e delle garanzie sociali lasciando intatte le vere ragioni del pauroso deficit di competitività del Lingotto, non aiuterà certo la Fiat a stare sul mercato globale. E' dunque necessario che i vertici aziendali cambino atteggiamento, rispettando fino in fondo le prerogative di tutti i dipendenti preoccupati sia per il loro futuro sia per la lesione sistematica dei diritti prevista dall'accordo stesso. La vertenza resta dunque aperta. E qualora dovessimo continuare ad assistere a provocazioni a cominciare da nuovi ricatti contrapposti alla sacrosanta protesta, ritengo che sarebbe bene lanciare la proposta di nazionalizzazione della Fiat. Perché stiamo parlando di un patrimonio dell'italia e dei suoi lavoratori.