Care e cari,
di seguito il verbale della riunione del comitato Stop Esonda Seveso alla quale erano presenti le compagne Inge Rasmussen e Daniela Gianoli ed il compagno Aldo Rossetti.
A nome di tutti un ringraziamento particolare a Daniela Gianoli che ha redatto il presente verbale.
Comitato Stop Esonda Seveso riunione 19 febbraio 2011
Si sintetizza quanto ragionato nella riunione di Senago con il Comitato Senago Sostenibile e
con la proposta da parte di questo di mettersi in rete tra comitati per raggiungere un’unità di intenti evitando di contrapporsi l’uno con l’altro.
Durante questa riunione si da importanza alla depurazione delle acque e come, se depurate, queste potrebbero essere riutilizzate e/o convogliate su altro canale (vedi Villoresi).
A quanto già evidenziato nella precedente seduta del 28 gennaio 2011 si considera la responsabilità della Provincia e la sua funzione nel riassetto dei fiumi in quanto delegata alla gestione e manutenzione del reticolo idraulico.
Occorre esigere piano del suddetto reticolo idraulico dalla provincia come soggetto attuatore.
Viene ricordato lo stato di abbandono della rete fognaria e la necessità di revisione, delle tombinature, il mancato interesse da parte dell’attuale giunta di politiche sul territorio.
Si porta a conoscenza dell’assemblea che per raffreddare le pompe di calore del nuovo palazzo della Regione si preleverà acqua dalla Martesana. Per permettere ciò nella Martesana la cui capacità volumetrica è di 80m3/s verrà convogliata acqua da uno scolmatore per 60m3/s. Considerato che la capacità di portata del Seveso è di 40m3/s, in caso di eventi meteorici, in particolare se copiosi, si ha la sensazione che difficilmente la Martesana potrà supportare le acque torrenziali del Seveso e la convinzione che per evitare che il fiume possa esondare presso il nuovo palazzo, questo verrà fatto uscire dal suo letto a monte ovvero dove abitiamo noi.
Si considera anche che a sua volta il “Re de Fossi” non è in grado di sostenere la piena del Seveso.
Viene proposto poiché il Seveso chiama in causa diverse soggettività, di
coinvolgere le istituzioni responsabili quali Regione, Provincia, Comune, CdZ, in una conferenza di programma al fine di metterli intorno a un tavolo per discutere chiedendo alla Provincia di indicare il cronoprogramma.
Si passa a considerare la petizione che viene approvata dai presenti.
Vengono approvati i luoghi dove saranno raccolte le firme per la petizione.
Si comunica che ci si sta attivando per mettere in atto quanto proposto nella seduta precedente.
Ciao Daniela .
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